martedì 5 aprile 2011

COSTELLAZIONI FAMILIARI E SISTEMICHE

E' meraviglioso poter continuare a sperimentare la potenza delle costellazioni familiari! 
Il metodo è veramente semplice e offre la possibilità di aprire gli occhi e guardare ciò che realmente c'è...l'immagine è un po' questa: 
è come se ci avessero messo seduti, fin da piccoli, su un tappeto che nascondeva sotto tante cose, vecchie foto, anelli dimenticati, scarpe consumate, vestiti antichi, e con la fantasia potete aggiungere voi...qualsiasi cosa poteva nascondersi sotto quel tappeto. Ma noi, da piccoli, siamo diventati grandi, rimanendo su quel tappeto, anzi solo sulla sua superficie, piena di imperfezioni e di bozze, a volte stavamo scomodi, sdraiati su un bernoccolo del tappeto, ma non sapevamo perchè, e nemmeno ce lo chiedevamo, il nostro tappeto era fatto così! l'unica realtà possibile che riuscivamo ad immaginare...In fondo ci si abitua alle imperfezioni, alle irregolarità, alle distorsioni, alle scomodità. Piuttosto ci si adatta, ci si conforma a ciò che non funziona, invece di cambiare e di migliorare la situazione..quindi siamo rimasti così per tanto tempo. 
Poi un giorno, arriva qualcuno che ci fa notare che un angolino del tappeto si può sollevare un pochino. Toh! un'altra visione...e quell'angolino si può sollevare un po' di più e piano piano ci si accorge che sotto il tappeto c'è qualcosa...ah! ecco cos'era che creava quel bernoccolo! un vecchio calzino arrotolato!! tutto qui!? e io che pensavo che il tappeto fosse così e basta!! 
La curiosità a questo punto dovrebbe aumentare! e magari ci facciamo aiutare da qualcuno a sollevare il tappeto, perchè sollevarlo tutto da soli può essere pesante...e poi è più bello condividere le scoperte! Chissà cos'altro c'è che si nasconde sotto...e allora continuiamo a trovare oggetti..sciarpe che qualcuno aveva dimenticato, bucce d'arance, taccuini mezzi scarabocchiati...insomma tutto si può nascondere sotto un tappeto. Beh, certo, qualche schifezzina impolverata c'è sempre, ma basta buttarla via, oppure rispolverarla (pensate se Aladino non avesse lucidato con cura la lampada vecchia ritrovata?). Altre volte si possono trovare invece dei tesori..un anello prezioso di famiglia che era andato perso...
D'improvviso tutto diventa un gioco..ci ritroviamo ad essere investiti di un'energia nuova, l'energia dello spirito di ricerca, ne siamo letteralmente posseduti...ed è piacevolissimo sentire quanta forza e quanto coraggio ci dà per andare avanti! 
E poi alla fine, possiamo sdraiarci di nuovo comodamente su quel nostro meraviglioso tappeto, che è diventato liscio, più leggero e pulito, e magari scopriamo che era un tappeto volante, solo un po' appesantito ed impolverato..e così possiamo sollevarci da terra e partire per nuove avventure..
Questo è ciò che accade quando si comincia a fare le costellazioni...è semplice, no?!

Buona ricerca a tutti!! 

domenica 20 marzo 2011

LABORATORIO COSTELLAZIONI E MOVIMENTO

Ciao a tutti! Continua il laboratorio di esplorazione delle dinamiche familiari con le costellazioni familiari e sistemiche. 
Gli incontri sono arricchiti da un primo lavoro di movimento, grazie al quale la persona può allentare la tensione muscolare, focalizzare l'attenzione sul respiro, entrare lentamente in uno spazio di ascolto delle percezioni corporee per prepararsi alle costellazioni vere e proprie. 
Dalla mia esperienza di danza movimento terapeuta e di costellatore ho notato che ci sono persone che durante le rappresentazioni familiari fanno più fatica a percepire le sensazioni corporee, proprio perchè non sono abituate a portare attenzione al proprio corpo, non sono consapevoli del proprio modo di respirare, di muoversi. Inoltre spostare l'attenzione su di sè, sul respiro e sul movimento favorisce una prima presa in carico di responsabilità verso sè e la propria storia. La persona diventa protagonista, dentro il proprio corpo, che si muove nel mondo e in relazione agli altri. Per capire meglio si può dire: come posso accogliere e fare spazio ai membri della famiglia e ai miei antenati, se prima di tutto non accolgo e faccio spazio alle varie parti corporee, quindi alle varie parti di me? 
Il movimento corporeo è di estrema importanza, in quanto riporta l'attenzione della persona a sé, al tempo presente, al qui e ora. Esplorare diversi tipi di movimento, che generalmente non vengono eseguiti per timore o per abitudine, amplia l'immagine di sè, rompe vecchi schemi di movimento e di pensiero e ne crea di nuovi, più flessibili e articolati. Si creano inoltre nuovi spazi psichici interni, e nuove possibilità di azione, offrendo alla persona diverse prospettive di vedersi e di agire, anche in relazione agli altri. Il movimento così come il linguaggio, va arricchito di nuovi vocaboli, affinchè l'espressione del pensiero e delle emozioni siano più ricche ed articolate. Se uso sempre le stesse parole, anche il mio pensiero sarà più limitato, se invece arricchisco il mio vocabolario di nuovi termini verbali, allora si creeranno nel mio cervello nuove connessioni neuronali e potrò sviluppare al massimo le potenzialità della mente, del linguaggio, del pensiero, e migliorare sempre di più. Rudolf von Laban ha studiato le infinite possibilità di movimento che un corpo può fare, in relazione al tempo, allo spazio, al flusso di tensione, al peso e  in ogni sua forma, creando un vero e proprio sistema di analisi e di codificazione del movimento. Se ci soffermiamo a riflettere sull'immagine dell'icoesaedro e sul dodecaedro ci si rende conto che abbiamo molte più possibilità di azione e di movimento rispetto a quelle che crediamo di avere...non trovate?




Sabina


domenica 6 marzo 2011

COSTELLAZIONI E MOVIMENTO

Ringrazio di cuore i partecipanti per il loro contributo, e le care persone che mi sono accanto per sostenere questo progetto che non sento solo mio, ma di tutti coloro che credono che da un piccolo passo, semplice e basato su scelte del cuore, si possa iniziare un lungo cammino che porta al cambiamento, alla crescita e alla condivisione.


Il progetto parte dal desiderio di creare uno spazio aperto a tutti coloro che si sentono  animati da spirito di ricerca e vogliono andare a fondo, come dei sub alla ricerca di tesori nascosti in fondo al mare, per scoprire cosa si muove e chi abita sotto la superficie. Andare a fondo o partire verso territori inesplorati può spaventare molte persone, è vero, ci vuole coraggio, abbandonare la riva, lasciare la terra ferma e partire, come Ulisse, simbolo del bisogno di conoscenza di Sè, che riposa dentro ognuno di noi, e che per fortuna ogni tanto si risveglia ed allora ci sentiamo pronti ad iniziare un viaggio, per poi ritornare sempre a casa e scoprire che siamo diventati più saggi e possiamo guardare ciò che avevamo lasciato con occhi nuovi, più attenti, ritrovando l'Amore lì dove era sempre stato, stavolta riconoscendolo.
Mi piace immaginarle così le costellazioni, come qualsiasi percorso terapeutico, ovvero un viaggio in cui non si conosce la meta, dove si incontreranno personaggi, ombre, defunti e fantasmi, un viaggio in cui si affronteranno difficoltà, che spesso sono nostre resistenze, ma che alla fine, se si ha il coraggio di comprenderle, si trasformeranno in risorse preziose per riprendere il cammino con più forza. E infine il ritorno, il momento in cui ci si ricongiunge  semplicemente con l'Amore, quello vero, i legami che ci sono sempre stati e che sempre rimarranno silenziosamente dentro il nostro cuore.

Un caro saluto a tutti.




sabato 19 febbraio 2011

Laboratorio di Costellazioni Familiari


Laboratorio di Costellazioni Familiari e Sistemiche

a Bologna

Il laboratorio è aperto a tutti coloro che vogliono esplorare le proprie dinamiche familiari per comprendere l'origine di eventuali disagi e difficoltà presenti nella propria vita.

Le costellazioni familiari e sistemiche nascono grazie allo studio di Bert Hellinger il quale ha sviluppato un metodo per fare affiorare alla coscienza quelle relazioni familiari "disarmoniche" che creano sofferenza negli individui, e che possono derivare da eventi, fatti traumatici accaduti nelle generazioni passate, mai elaborati, e soprattutto omessi dalla memoria familiare. 

Secondo Hellinger esiste un "Ordine dell'Amore", una sorta di legge universale che regola la Vita, la quale va assecondata per vivere in armonia e in salute. Il flusso della Vita scorre dall'alto verso il basso, e tutto comprende. I grandi, gli antenati, generano la vita e la trasmettono ai piccoli, le generazioni future. Quest'ordine va rispettato, spesso accade che per qualche evento particolare i piccoli si sostituiscano ai grandi. E' lì che si genera sofferenza. La legge della Vita include tutti. Se qualche membro della famiglia viene "escluso", dimenticato, omesso dalla memoria, per diversi motivi, la sua anima deve essere riportata dentro l'anima familiare, il sistema, e saranno i discendenti a ricordare, in maniera inconsapevole, il destino dell'"escluso", sacrificando il proprio, per riportare equilibrio. Ma ciò crea sofferenza, in quanto la persona che sacrifica il proprio destino, si dice "irretita" nel destino dell'antenato, non è completamente libera di andare avanti con la propria storia.
Questi sono solo alcuni elementi che vengono attraversati, visti e compresi durante le sessioni di costellazioni familiari. L'obiettivo è riportare ordine ed equilibrio, laddove si fosse interrotto, tutto ciò nel rispetto della persona, dei suoi antenati e della sua storia.